Università degli Studi di Pavia
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Il corso intende affrontare il dibattito critico della metà degli anni cinquanta, tra affermazione dell’Informale in Italia e il ritorno delle poetiche neofigurative, fino alla Biennale del 1964. In particolare si intende lavorare sulle fonti indirette, prendendo in esame documenti in originale e fonti dirette, riscoprendo il clima dell’epoca. Il corso porrà in luce la particolare relazione tra storia dell’arte e critica d’arte nell’impegno di importanti figure di storici dell’arte italiani tra cui Francesco Arcangeli, Enrico Crispolti, Renato Barilli, Maurizio Calvesi
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
20 ore di lezione in aula; 10 ore di visita a musei, mostre, gallerie d’arte. Impegno complessivo: 20 ore di lezione, 10 di visita a mostre.
TESTI DI RIFERIMENTO
A fine corso verranno lasciate a disposizione degli studenti le fotocopie degli articoli principali analizzati.
A. Brunetti, Francesco Arcangeli e i “compagni pittori”, Fondazione Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, Firenze 2002
F. Fergonzi, La critica militante, in La pittura in Italia, Il Novecento/2 1945-1990, Electa, Milano 1993, tomo secondo pp. 569-591.
F. Fergonzi, Lessicalità visiva dell’italiano, La critica dell’arte contemporanea 1945-1960, I e II vol. Scuola Normale Superiore, Pisa 1996
Nessuna prova presente
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