Università degli Studi di Pavia
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Orale
Conoscenza degli elementi di base del linguaggio cinematografico e delle teorie del cinema.
Il cinema e le forme della riscrittura
Il corso sarà incentrato sull'analisi di quelle forme di montaggio che rielaborano materiali già filmati o già montati, tendenza antica e trasversale della storia del cinema che ha trovato diversi interpreti e possibilità di espressione, dal cinema sovietico al cinema di propaganda, dal found footage alle forme contemporanee dell'audiovisivo. L'immagine ripresa, ri-montata, ri-usata e quindi risignificata in una nuova configurazione diventa da una parte una possibilità per riflettere sul montaggio come operatore concettuale, dall'altra uno strumento per approfondire in quale misura le immagini riusate possono costituire particolari forme di archivio, di antologia e di atlante.
Studenti frequentanti:
G. Bursi, S. Venturini (a cura di), What burns (never) returns. Lost and found films, Ediz. italiana e inglese, Campanotto, Udine 2011
M. Bertozzi, Recycled cinema. Immagini perdute, visioni ritrovate, Marsilio, Venezia 2013.
dispensa di materiali a cura della docente
Gli studenti non frequentanti, inoltre una delle due ipotesi:
- Y. Beauvais, Du Recyclage, in Poussière d'image, Paris, Paris Expérimental, 1998; N. Brenez - P. Chodorov, Cartographie du found footage, «Exploding», Hors Série, 2000; N. Brenez, Montage intertextuel et formes contemporaines du remploi dans le cinéma expérimental, «CiN?éMAS », 2002 a. 13, n. 1-2; C. Blüminger, Cultures de remploi. Questions de cinéma, «Trafic», 2004, n. 50
- W.C. Wees, Recycled Images. The Art and Politics of Found Footage Films, Anthology Film Archives, 1993
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