Università degli Studi di Pavia
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La valutazione del corso avverrà con prova orale, corredata dalla stesura di un saggio di max 3000 parole su uno dei temi discussi a lezione.
Il corso non richiede specifiche conoscenze nel campo della filosofia della scienza/scienze sociali, o della filosofia morale. Si incoraggia la partecipazione di studenti non solo di filosofia ma anche delle facoltà scientifico sociali (economia, scienze politiche, sociologia, antropologia, storia).
Una certa tradizione di pensiero ci ha abituati a pensare che la scienza produce conoscenza oggettiva. Produrre conoscenza oggettiva significa, in questo contesto, scoprire proposizioni vere a proposito di determinati, esistenti stati di cose. In questo consiste il fine (buono) della scienza.
Che cosa accade quando il fine buono della scienza induce esiti potenzialmente dannosi nella pratica, o quantomeno incerti, rischiosi, non predicibili con precisione quanto alla loro nocività? Dobbiamo/possiamo ritenere gli scienziati responsabili di tali esiti, e con quali conseguenze per la ricerca scientifica? Come pensare un’etica della responsabilità scientifica? Non si tratta di domande nuove, ma pensiamo per esempio alle recenti controversie nei campi della biologia molecolare, della nanotecnologia, della fisica nucleare, e ci rendiamo conto di come la ricerca di risposte adeguate sia tuttora aperta, ed urgente.
Il corso si propone di esplorare come il concetto di responsabilità e il concetto di oggettività si incontrino (e si scontrino) nel campo della ricerca scientifica, e di come la figura dello scienziato contemporaneo vada ripensata alla luce delle richieste e delle sfide poste dal dibattito sociale.
Il corso si rivolge a studenti con interessi nei campi della filosofia della scienza e delle scienze sociali, della epistemologia, dell’etica applicata, nonchè negli effetti che lo studio di tali discipline può avere sulla pratica e le politiche sociali.
Bibliografia di base
- Kant, I.,(1785), Fondazione della metafisica dei costumi (tr. it. G. Vidari, Laterza, Roma-Bari 1980); passi.
- Weber, M., (1916) ‘Tra Due Leggi’, in Scritti Politici (Donzelli Ed. 1998).
- Jonas, H., Il principio di responsabilità, (Einaudi, Torino, 1990).
- Polanyi, M., ‘The Republic of Science: Its Political and Economic Theory’, in M. Grene (ed.), Knowing and Being: Essays by Michael Polanyi (Chicago University Press,1962);
anche online 1.
- Forge, J., The Responsible Scientist: A Philosophical Inquiry (University of Pittsburgh Press, 2008); parti.
- Douglas, H., “The Moral Responsibilities of Scientists: Tensions between Autonomy and Responsibility,” American Philosophical Quarterly, vol. 40 no. 1 (2003).
- Douglas, H., “The Irreducible Complexity of Objectivity,” Synthese, vol. 138 no. 3 (2004).
- Montuschi, E. Oggettività e Scienze Umane; (Carocci, Roma 2006); parti.
Si raccomanda agli studenti non frequentanti di contattare il docente per discutere le variazioni sul programma d’esame.
Nessuna prova presente
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