Concepita un tempo come disciplina delle società primitive, l’antropologia si è andata configurando come un sapere critico che s’interroga sui processi di costruzione dell’identità e della differenza culturale nel mondo contemporaneo. Il corso prenderà in esame le principali prospettive teoriche e gli ambiti tematici della disciplina discutendo i contributi degli autori più significativi, le pratiche etnografiche e le operazioni intellettuali attraverso cui si sviluppa la conoscenza antropologica. La seconda parte del corso analizzerà l’atteggiamento dell’antropologia di fronte alla modernità, con dettagliati riferimenti a storia, società e modernità giapponese e, in particolare, alla capitale Tokyo.

Programma dell’insegnamento

modulo A

- origini, sviluppi e stato attuale dell’antropologia: dai primitivi alla contemporaneità

- il lavoro dell’antropologo: viaggio, traduzione culturale, scrittura

- classici del pensiero antropologico

modulo B

- alterità nipponica e spaesamento dell’antropologo

- le fioriture primaverili come tema della cultura giapponese

- esotismo, orientalismo e japonisme

Testi d’esame

modulo A

1. Fabietti Ugo 1991. Storia dell’antropologia. Bologna: Zanichelli.

2. Fabietti Ugo 1999. Antropologia culturale. L’esperienza e l’interpretazione. Roma-Bari: Laterza.

modulo B

3. Urru Luigi 2007. Il fantasma tra i ciliegi. Topografie di primavera a Tokyo. Napoli: Liguori.

4. Forzani Giuseppe Jisō 2006. I fiori del vuoto. Introduzione alla filosofia giapponese. Torino: Bollati Boringhieri.

Gli studenti non frequentanti di entrambi i moduli studieranno inoltre:

5. Geertz Clifford 1990. Opere e vite. L’antropologo come autore. Bologna: il Mulino.

Esame

Prova orale